Fondata nel lontano 2003, InnoGames si è lentamente trasformata da hobby casalingo dei fratelli Klindworth ad azienda leader nel settore dei browser game.
La software house tedesca può vantare di ben due sedi operative (Amburgo e Dusseldorf) e di un parco titoli di innegabile spessore che comprende Elvenar, Tribal Wars 2 e Forge of Empires. Quest’ultimo rappresenta una delle scelte preferite tra gli appassionati di giochi di strategia in italiano, un browser game che nonostante il passare degli anni continua a offrire un’esperienza unica e al passo coi tempi.
Anteprima di gioco
Innogames non ha certamente dormito sugli allori e la versione odierna (la nuovissima 1.7) conta numerose migliorie rispetto al passato. Il cuore di Forge of Empires non è però cambiato: il gameplay di base riprende sempre gli elementi classici dei giochi di strategia, miscelando abilmente azione in tempo reale e a turni. La caratteristica più interessante resta senza alcun dubbio il sistema che consente di progredire da un’era all’altra, partendo dall’età della pietra fino ad arrivare ai giorni nostri, attraversando medioevo, colonialismo, rivoluzioni industriali e molto altro.
La nostra avventura comincerà in un piccolo appezzamento di terra su cui fondare la prima città, costruendo alcuni edifici e imparando gradualmente tutte le funzionalità offerte dal titolo. Gli edifici sono divisi in sette categorie e ordinati in base a prestigio e costo: il primo gruppo, ad esempio, contiene tutte le strutture abitabili e inizialmente potremo scegliere fra capanne, palafitte e rudimentali case in pietra, mentre con il passare del tempo tutti gli immobili si aggiorneranno in base al periodo storico. Ovviamente non mancano esercizi commerciali di vario tipo come botteghe, officine e persino interi mercati. Interessante inoltre la possibilità di erigere vere e proprie opere architettoniche di notevole fascino, a patto di acquistarle con denaro premium. Potremo infine disporre tutte le strutture a nostro piacimento, seguendo una griglia da espandere progressivamente e collegando gli edifici alle strade.
Lentamente il piccolo paese inizierà a popolarsi con centinaia di abitanti, un numero che crescerà parallelamente a quantità e qualità degli alloggi. Sarà quindi indispensabile bilanciare a dovere la forza lavoro rispetto al totale dei cittadini, così da mantenere in positivo la barra della “felicità”. Ciascun quartiere ci fornirà regolari entrate d’oro, anche se alzare eccessivamente le imposte potrebbe portare a una migrazione di massa. L’economia di Forge of Empires si basa su due tipologie di valuta virtuale, una delle quali rappresentata dai preziosi diamanti premium acquistabili spendendo soldi veri e utilizzabili per velocizzare le attese. A tal proposito, dobbiamo segnalare la coraggiosa scelta contro-corrente di InnoGames di bilanciare a dovere il gioco evitando di dare troppa importanza allo shop; nel corso di questa prova non siamo mai stati spinti a spendere denaro reale per sentirci alla pari con gli altri utenti. Fare affari nel grande mercato virtuale è inoltre piacevole e consente fin dai primi minuti di stipulare buoni accordi con altri utenti, facendo trasparire un’apprezzabile libertà che spesso manca nella concorrenza.
A presto con la seconda parte della recensione. 😀