Dark Orbit è un browser game multi giocatore gratuito a tema spaziale con il giusto mix tra gestionale e sparatutto punta e clicca. Il giocatore sarà il comandante di un’astronave che fa capo a una delle tre aziende intergalattiche e dovrà potenziarla con equipaggiamenti di attacco e difesa, esplorare lo spazio in cerca di risorse e infine combattere contro orde di alieni crudeli.
Sviluppato da BigPoint nel lontano 2006, Dark Orbit vanta una community che nel corso di quasi otto anni ha superato gli 87 milioni di iscritti (ovviamente non sappiamo quanti di questi siano effettivamente attivi) ed è stato tradotto in oltre 20 lingue, fra cui anche l’italiano.
Anteprima di gioco
Siamo nel futuro e ci troviamo sulla stazione spaziale SkyLab, una piattaforma finanziata dalla ditta/alleanza che ci ha assunto. Come primo passo, infatti, dobbiamo scegliere con chi sarà il nostro datore di lavoro e la scelta è fra marziani, umani o terrestri: MMO (Mars Mining Operations), EIC (Earth Industries Corporation) e VRU (Venus Resorce Unlimited). All’inizio si fa abbastanza in fretta a livellare l’astronave e ottenere risorse per acquistare i potenziamenti di base, ma con il tempo la storia cambia ed entrano in gioco le due valute: Credito e la più rara Uridium. Al quel punto dovremo faticare parecchio per restare competitivi senza spendere nemmeno un Euro. Questo, ve lo diciamo subito, perché Dark Orbit è uno di quei giochi dove il Pay to Win è una certezza e non solo: circolano in rete storie di gente alla quale è stato bloccato l’account con l’accusa infondata di aver usato bot, mentre in realtà – a loro avviso – la loro unica colpa era quella di aver raggiunto i livelli più alti senza comprare i pacchetti valuta. Ovviamente non siamo in grado di verificare tali affermazioni, ma visto che i post a riguardo sono parecchi ci sentiamo in dovere di segnalarvi la questione.
Tornando al gameplay, la prima navetta che ci viene affidata è la Phoenix, una specie di carretta dalle prestazioni tutt’altro che brillanti. Per nostra fortuna, la prima settimana godremo dell’immunità, anzi, più precisamente, se attaccati potremo riparare gratuitamente la navicella, ma se saremo noi ad attaccare qualche neo-iscritto protetto dall’immunità perderemo parecchi punti rango. Quindi state attenti quando pianificate un attacco! Tramite l’esplorazione dello spazio e le missioni, che consistono nel massacrare orde di alieni ostili oppure cercare minerali e altre risorse, otterremo crediti e Uridium per sbloccare altre navi: Yamato, Leonov, Defcom, Liberator, Piranha Speed, Nostromo, Bigboy, Vengeance, e infine, Goliath.
La parte più divertente è quella in cui si sfidano gli altri giocatori o si distruggono gli alieni, e dove i combattimenti avvengono in tempo reale con il classico sistema punta e clicca per sparare a tutto spiano e divertirsi per qualche oretta. In modalità PvP, ovviamente vince chi è meglio equipaggiato con armi e sistemi di difesa e chi possiede l’astronave più esclusiva visto che non ci sono molti punti dove nascondersi o cercare di sorprendere il nemico alle spalle, a differenza di altri shooter game.
Conclusioni
Dark Orbit è un browser game molto coinvolgente nei primi cinque o sei mesi in cui ci si gioca, ma dopo ci si rende conto del gap incolmabile fra chi usa tonnellate di Uridium e chi invece non ha soldi da spendere per acquistarlo. Nel complesso ci troviamo di fronte a un titolo comunque importante e longevo, ma che potrebbe essere migliorato proprio perché, dato il consistente numero di iscritti (e fra questi c’è sempre una buona percentuale di utenti che pagano), agli sviluppatori le finanze non mancano di certo!
Sito ufficiale: http://www.darkorbit.com/