Top 10 giochi picchiaduro a scorrimento rétro

I tanto amati beat ‘em up sono purtroppo un genere videoludico in via di estinzione, destinato a un inesorabile tramonto insieme a quella cultura da “sala giochi” che ha dominato il finire dello scorso secolo. Parliamo di un periodo in cui nonostante la varietà di prodotti disponibili fosse sconfinata, ciascun titolo riusciva a variare anche solo minimamente una formula tendenzialmente monotona.

In questo articolo abbiamo deciso di stilare una sorta di classifica riproponendo i dieci migliori esponenti del genere picchiaduro, ancora oggi disponibili gratuitamente in rete.

Picchiaduro a scorrimento rétro

10. Golden Axe [Sega Mega Drive]

Golden Axe

In decima posizione troviamo Golden Axe, un incredibile picchiaduro sviluppato da SEGA e pubblicato nel 1989 per la nuovissima e omonima console dell’azienda giapponese. Vagamente ispirato all’atmosfera sognante di Conan il Barbaro, il titolo ideato da Makoto Uchida proponeva una modalità cooperativa a due giocatori, una campagna principale lunghissima e un sistema simil-RPG mai visto all’epoca. I tre personaggi disponibili avevano infatti abilità particolari che potevano essere attivate spendendo un po’ di mana, a sua volta guadagnata nei bonus stage che intervallano le missioni. La possibilità di cavalcare animali mitologici fu una vera innovazione, replicata in centinaia di titoli successivi, così come non mancava una divertentissima modalità duello in cui sfidare gli amici in combattimenti all’ultimo sangue.

9. Sengoku [SNK Neo-Geo]

Sengoku

Il Neo Geo, costosissimo e irrealizzabile desiderio di migliaia di bambini nati a fine anni ’80, veniva giustamente considerata la “limousine delle console” e poteva vantare conversioni perfette dei migliori titoli arcade. SNK sapeva come sfruttare al meglio il suo talento e nel corso degli anni pubblicò veri e propri capolavori a due dimensioni, fra cui il tanto sottovalutato Sengoku. Un gameplay solido e originale garantiva ore di divertimento, unito a un comparto stilistico senza precedenti. Una vera gioia per gli occhi, caratterizzata da decine di minuscoli dettagli in grado di ricreare un’atmosfera incredibile.

8. Splatterhouse [NEC Turbografx-16]

Splatterhouse

Pietra dello scandalo per la sfortunata NEC, Splatterhouse sollevò un polverone mediatico impensabile per quei tempi. Sviluppato da Namco nel 1990 e pubblicato come killer application per il dimenticato Turbografx-16, il titolo che occupa questa ottava posizione fu tra i primi a integrare aspetti visivi macabri e dedicati a un pubblico maturo. L’influenza delle più note saghe splatter del tempo è evidente, al punto che il protagonista Rick si aggira per i livelli coperto con una maschera da hockey e armato di un affilatissimo machete. Splatterhouse riesce ancora oggi nel suo intento, ovvero creare un’atmosfera horror figlia del decennio in cui è ambientato.

7. River City Ranson [NES]

River City Ransom

In settima posizione troviamo un gioco in grado di dividere completamente i giudizi di pubblico e critica: pubblicato nel 1989 da una debuttante Technos, River City Ranson ottenne un inaspettato successo in Giappone, ma non riuscì a lasciare un segno tangibile sul territorio americano. Un vero peccato, visto il gameplay originale che includeva per la prima volta un sistema RPG per migliorare le abilità dei personaggi, una modalità multiplayer irresistibile e uno stile ricco di umorismo. Il vasto mondo liberamente esplorabile, con tanto di negozi in cui spendere i punti abilità, lo rende un precursore di mode apparse solo in seguito. Battute che riescono a far ridere dopo oltre 25 anni sono rare, ma River City Ranson riesce in questo arduo compito rivelandosi una piccola gemma nascosta nell’enorme parco titoli NES.

6. The Simpsons [Arcade]

The Simpson Konami

Chiude questa prima parte di classifica un classico cabinato da sala mai convertito per home-console. Basato sul celebre cartone di Matt Groening, The Simpsons Arcade è un concentrato di divertimento e ilarità in puro spirito Springfield. Sviluppato da Konami e pubblicato nel 1991, il titolo ci permetteva di impersonare i quattro componenti della famiglia più famosa della televisione, magari aiutati da un amico nella modalità cooperativa. Una difficoltà non proprio accomodante trasformò questo coin-op in un noto “divora soldi”, ma il solido gameplay rese l’esperienza davvero intramontabile.

A domani con la seconda parte della classifica! 😀

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