Emergere in un mercato talmente saturo come quello dei browser game è sempre difficile, soprattutto per le software house più giovani. Deve saperlo molto bene la debuttante Rebel Entertainment, che ha atteso parecchio tempo prima di rilasciare il suo nuovo social game intitolato Dungeon Rampage.
Anteprima di gioco
Dungeon Rampage è un action RPG che può essere perfettamente catalogato come ‘dungeon crawler’; con un titolo così eloquente non potevamo aspettarci altro che decine e decine di ore passate a esplorare il mondo di gioco, abbattendo colossali nemici in cerca del loot migliore. Il browser game mantiene tutte le promesse, a partire dal sistema di controllo semplice ma efficace: potremo infatti muovere il nostro eroe sia con il mouse sia con le frecce direzionali, scagliare i tre tipi di attacco premendo i tasti Z-X-C e infine usare gli oggetti curativi con l’ausilio del tastierino numerico. La disposizione dei controlli è ottima e non richiede quasi mai particolari spostamenti delle mani, se non per curare qualche alleato caduto a terra premendo velocemente la barra spaziatrice o per attivare la modalità ‘Furia’ di cui parleremo in seguito. Impareremo quasi subito che tenendo premuto il pulsante di un attacco per qualche secondo rilasceremo un colpo più potente e in grado di stendere praticamente qualsiasi demone, sacrificando però punti magici; HP e MP sono infatti le uniche barrette di cui dovremo occuparci nel mezzo dell’azione, visto che ci segnaleranno la rimanente quantità di vita e magia. Quello che in teoria può sembrare un combat system molto semplice, in pratica si traduce in battaglie rapide e furiose dove avremo pochissimo tempo per pianificare le azioni.
Il feeling dei colpi è ottimo e ricorda molto altri titoli indie come Don’t Starve, anche se in certi momenti a giudicare dalla velocità generale del gameplay vi sembrerà di giocare a Diablo. Alcune hitbox sono sicuramente migliorabili, ma certe minuzie vengono oscurate dalla bellezza delle boss fights che ci metteranno di fronte a mostri mitologici; combatteremo minotauri, carri alati e persino qualche fantastica divinità in grado di far impallidire qualsiasi minion di basso livello. Fortunatamente di tanto in tanto potremo attivare la modalità furia, uno stato alterato in cui infliggeremo danni triplicati per un breve periodo di tempo.
Esplorare i dungeon è un piacere e la visuale isometrica è perfetta per questo tipo di gioco, in quanto ci consente di avere una visione globale soddisfacente. Gli sviluppatori meritano apprezzamenti anche per l’ottimo lavoro svolto con il level design e per la varietà di azioni che potremo compiere: oltre ai canonici ‘corridoi’ da percorrere avremo ad esempio la possibilità di affrontare qualche temibile orda, risolvere dei semplici (ma divertenti) puzzle ambientali e scoprire dei passaggi che portano a stanze segrete. Nulla che faccia scervellare troppo, sia chiaro, però la loro inclusione di sicuro ha aumentato la rigiocabilità del titolo. La ciliegina sulla torta è infine rappresentata da un sistema di aggiornamento automatico che genera casualmente dei labirinti ogni cinque giorni, rendendo il mondo di gioco praticamente impossibile da esplorare completamente.
…ed è proprio di multiplayer, loot e caratteristiche tecniche che parleremo domani nella seconda parte della recensione. Non perdetevela! 😀
Andrea
Bellissimo gioco, ho tutti i personaggi disponibili maxati
Purtroppo il gioco è stato abbandonato dagli sviluppatori già un paio di anni fa