5h Planet Games compie un vero e proprio balzo nel passato con questo Dawn of the Dragons, un MMORPG quasi esclusivamente basato sulla progressione testuale.
L’esperimento potrà definirsi riuscito? Andiamo a scoprirlo insieme.
Anteprima di gioco
Pubblicato da un paio di mesi sul celebre portale Kongregate, Dawn of the Dragons ha già riscosso un inaspettato successo nonostante il suo gameplay tipicamente retrò. Le produzioni testuali non si vedono ormai da anni e, salvo qualche raro caso (come successo con The Hitchhicker’s Guide to Galaxy), l’accoglienza del pubblico è sempre stata piuttosto deludente. Il gioco targato 5th Planet sembra però aver raggiunto un buon compromesso fra tradizione e innovazione, integrando diverse caratteristiche tipiche dei moderni MMORPG. La premessa narrativa risulta fin troppo rinchiusa nei canoni della letteratura fantasy, proponendo un universo immaginario vessato da un temibile stregone che comanda con il pugno di ferro tutte le terre emerse. Per fortuna nell’ombra si stanno sviluppando moti rivoluzionari e noi verremo arruolati da una piccola guarnigione segreta, grazie alla quale potremo dare il nostro contributo. Oltre a generare un nome casuale avremo subito la possibilità di scegliere una delle tre classi disponibili: il guerriero, specializzato negli scontri frontali e capace di colpire senza mezzi termini, il vagabondo, più adatto alle missioni durature e dotato di una maggiore quantità di stamina, e infine l’avventuriero, un archetipico che rappresenta una via di mezzo fra i primi due.
Il sistema di quest divide i vari obiettivi per lunghezza, obbligandoci a pianificare attentamente tutte le decisioni. Potremo imbarcarci in lunghe campagne a patto di avere abbastanza energie e un livello globale piuttosto alto, rischiando però di perdere tempo ed equipaggiamento, oppure intraprendere brevi compiti meno impegnativi ma anche meno interessanti in termini di ricompense. Come anticipato, l’azione si svolge quasi esclusivamente sotto forma di muri testuali che spiegheranno dettagliatamente i fatti. La sceneggiatura è di alto livello, con uno stile simile alla letteratura fantastica e quindi ricco di descrizioni particolareggiate. Anche i combattimenti saranno completamente analizzati con fiumi di parole, ma potremo prenderci una pausa fra un attacco e l’altro per cambiare strategia o utilizzare gli oggetti presenti nell’inventario. Non manca inoltre una corposa sezione dedicata alla personalizzazione in cui cambiare armi, scudi e utensili vari. Nel complesso il gameplay offre una notevole profondità, ma il fatto che il ritmo già di per sé lento venga frenato ulteriormente dalla necessità di attendere diverse ore per ricaricare le energie potrebbe non piacere a chiunque.
Basandosi principalmente sulla narrazione, Dawn of the Dragons non offre molto in termini animazioni e vitalità delle schermate. Molto curate sono invece le illustrazioni delle aree che visiteremo e dei nemici da affrontare in battaglia, ben caratterizzate e ricche di dettagli. Peccato tuttavia per la risoluzione generalmente ridotta che non ci permette di apprezzare al meglio gli sforzi dei designer. Deludente infine la colonna sonora, ripetitiva e senza mordente fin dai primi minuti.
Conclusioni
Dawn of Dragons è un’interessante variazione del genere RPG, sostenuta da un comparto grafico di buona qualità. Il vero rischio resta tuttavia la noia, sopratutto per coloro che sono abituati ai moderni giochi d’azione.
Gioco online: http://www.kongregate.com/games/5thPlanetGames/dawn-of-the-dragons