Da Lekool Games, autori di innumerevoli browser game da noi recensiti negli ultimi anni (solo per citarne alcuni, Tamer Saga, Call of Gods e Dragon’s Call 2, e Rush War), ecco arrivare un “nuovissimo” MMORPG disponibile su Facebook e per browser sulla mitologia greca. In realtà, pare che un titolo molto simile, se non proprio lo stesso, fosse già in circolazione nel 2012, ma all’epoca era pubblicato da Boyojoy Network. Ad ogni modo, Lekool ne ha annunciato il lancio lo scorso 15 gennaio ed è attualmente in corso la open beta.
Gli Dei dell’Olimpo, con i loro battibecchi e litigi e con la loro superbia che li portava a giocare con le vite e i destini degli esseri mortali, hanno da sempre affascinato i developer asiatici che li scelgono molto spesso (forse anche fin troppo) come protagonisti dei loro giochi online.
Anteprima di gioco
Le classi di personaggi di Clash of Olympus sono 3: cavaliere, mago e arciere, per un totale di 6 avatar predefiniti. La prima impressione a livello grafico, sia per quanto riguarda gli sfondi sia per le animazioni, è quello di trovarci all’interno di un browser game di R2Games. Lo stile asiatico è inconfondibile, ma qui, trattandosi di un gioco sulla mitologia greca, è a dir poco fuori dalle righe e da ogni ragionamento logico. I personaggi sembrano cavalieri medievali più che antichi greci o divinità, e tutto appare abbastanza mescolato, storyline compresa, con la mitologia norrena (che non centra assolutamente nulla con quella greca, ma in fondo cosa importa, no?). Ma cerchiamo di andare avanti con la recensione.
Fra fatine incantate e personaggi con ali mezze demoniache mezze angeliche, non vediamo l’ombra di corone d’alloro o tuniche alla greca, ma comunque andiamo avanti lo stesso livellando il personaggio e aumentando le sue skill. Gli slot per l’equipaggiamento del pg sono solo 6: arma, guanti, collana, medaglia, armatura e calzari. Lo slot per le ali si sblocca invece dal 50° livello. Nello zaino il giocatore potrà tenere un discreto numero di oggetti senza essere costretto a venderli o scambiarli (36 spazi disponibili per gli utenti con account gratuito).
L’area World mostra le 6 mappe di gioco: dal livello 1 al 15 saremo bloccati nella mappa “The Orogin of Mythology” (forse intendevano “Origin” ma vista la scarsa qualità del gioco, non ci stupiamo nemmeno degli errori linguistici o dei refusi). Superati i livelli iniziali si bloccano altre mappe e altri luoghi, come le terre di fuoco, le grandi cascate e il deserto. In poche parole, le dinamiche di Clash of Olympus sono le stesse dei più infimi RPG asiatici: missioni autoguidate e con battaglia finale a turni automatici, dungeons idem e PvP lo stesso. Qualche cliché come il sistema di ali, le alleanze e un bel sistema di monetizzazione per far contenti i giocatori più spendaccioni.
Conclusioni
Clash of Olympus è un MMORPG “Made in China” che della mitologia greca ha solo il titolo. Il gameplay è essenziale e banalissimo, la grafica minima e completamente fuori tema. Davvero un brutto scivolone per Lekool che comunque ci aveva abituato a giochi piùo meno interessanti e innovativi, ma comunque sempre di discreto livello tecnico. Clash of Olympus è un browser game da evitare come la peste, assolutamente anonimo. Ci chiediamo a questo punto perché mai Lekool abbia ripescato dal cestino un gioco del 2012, già esso brutta copia di tanti altri RPG asiatici. Voto finale: insufficiente.
Sito ufficiale: http://coo.lekoolgames.com/
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