BioWar 2 è un MMORPG pubblicato dal team SalaGame, già autore di numerosi browser game fra cui Guns & Magic e Dragon Knight. Dopo il notevole successo ottenuto dal predecessore in Turchia, terra Natale degli sviluppatori, il titolo odierno giunge sui nostri schermi con una completa traduzione in inglese.
Anteprima di gioco
La creazione del personaggio permette di scegliere fra tre classi: i gunner prediligono attacchi dalla media distanza, i firebat si affidano all’ingegno e gli sniper contano sulla loro precisione per colpire dalla distanza. Ciascun archetipo possiede inoltre una skill personalizzata, in alcuni casi capace di eliminare intere file di nemici, e un veicolo personalizzabile che sbloccheremo dopo poche missioni. Quest’ultimo potrà essere modificato sia esteticamente sia a livello di funzionalità, evocato in battaglia e utilizzato per affrontare le situazioni più difficili. I combattimenti, tuttavia, non sono poi così divertenti a causa dell’eccessiva automazione delle meccaniche, capaci di far sembrare gli scontri come delle semplici fasi da superare velocemente per proseguire con l’avventura. Anche la trama che lega gli obiettivi è un po’ bizzarra, in quanto con la sua stravagante e confusa originalità racconta il ritorno di Hitler in un universo fantasy steampunk.
Gli ambienti ci sono sembrati fin troppo piatti e vuoti, con un’inaspettata carenza di segreti o loot che giustifichino il nostro girovagare per le mappe. Gli stessi dungeon mancano d’ispirazione e una certa noia, dovuta al continuo ripetersi delle stesse azioni, farà capolino già dopo un paio d’ore. Le quest si somigliano moltissimo e l’obiettivo primario sarà sempre la crescita del personaggio; salire di livello richiederà infatti una somma esagerata di punti esperienza, rendendo fin troppo snervante l’intera progressione. Fortunatamente gli sviluppatori hanno implementato qualche mini-gioco in grado di spezzare la monotonia, ma anche questa novità si rivelerà piuttosto ripetitiva dopo alcune partite. Non manca infine uno shop in stile “pay to win”, dover poter spendere soldi veri per acquistare lo stato premium e ottenere decisamente troppi vantaggi (esperienza raddoppiata, armi esclusive…).
BioWar 2 eredita dai predecessori tutti i pregi e i difetti che ne caratterizzavano il comparto tecnico: sprites di alta qualità sembrano quasi appiccicate a fondali mediocri e statici, creando un marcato effetto “collage”. La buona varietà degli sfondi impallidisce di fronte alla mancanza di animazioni competenti, che sfociano in schermate generalmente spente. L’inclusione di invadenti messaggi pubblicitari sicuramente non aiuta il risultato finale, così come un 16:9 forzato che schiaccia eccessivamente l’immagine. Tempi di caricamento sopportabili sono purtroppo rovinati da frequenti cali di frame rate, che fanno trasparire una mancanza di pulizia nell’ottimizzazione. Conclude l’offerta una colonna sonora discreta, senza spunti interessanti ma in grado di intrattenere nelle fasi di gioco.
Conclusioni
BioWar 2 si configura come un MMORPG nella media, in grado di divertire un pubblico senza pretese per le prime ore ma destinato a stufare molto presto.
Sito ufficiale: http://bioen.salagame.com/bioen/index.html