Top 10 giochi d’avventura retrò (seconda parte)

Nella prima parte della classifica abbiamo scremato un po’ la miriade di titoli d’avventura retrò veramente validi, scomodando anche sviluppatori e serie illustri come Castlevania. Oggi si conclude questo nostro viaggio attraverso le 10 avventure più emozionanti del retrogaming. Da adesso in poi aspettatevi solamente giochi a cinque stelle.

I migliori giochi d’avventura retrò

5. Conker’s Bad Fur Day [Nintendo 64]

Conker’s Bad Fur Day

Ve l’avevamo detto che non avremmo più scherzato: il titolo di casa Rare è irriverente, becero e a tratti snervante, ma è uno dei pochi giochi che vi farà ridere dal primo all’ultimo minuto della sua stralunata storia. Le battute al limite della volgarità e il suo humor incredibilmente scurrile stonano in confronto al classico parco titoli Nintendo, ma allo stesso tempo infondono al gameplay quell’atmosfera surreale che ci invoglia ad andare avanti fino a quando non giungeremo alla tanto spiazzante quanto amara conclusione. Purtroppo le avventure del povero Conker sono impossibili da emulare online, ma con qualche smanettamento qua e la e il giusto emulatore sarà possibile rivivere le sue gesta su qualsiasi PC.

4. Metroid: Zero Mission [Game Boy Advance]

Metroid Zero Mission

Chi ha detto che i remake dei giochi fanno sempre magre figure se confrontati agli originali? Metroid: Zero Mission fa esattamente quello che un remake dovrebbe fare, ovvero mantenere le solide basi del predecessore (il classico senza tempo Metroid), migliorarne gli errori (l’inclusione di una mappa in-game) e allo stesso tempo aggiungere novità apprezzabili (nuovi boss e ambientazioni). Il gioco di fondo era talmente valido che anche un semplice aggiornamento grafico sarebbe bastato, ma Nintendo ha voluto strafare togliendo completamente la polvere a uno dei suoi migliori brand.

3. Chrono Trigger [Super Nintendo]

Chrono Trigger

Al posto di Chrono Trigger avremmo potuto includere un capitolo qualsiasi di Final Fantasy, vista la loro eccezionale fattura. Abbiamo però preferito premiare le gesta temporali di Chrono proprio per la sensazione di trovarsi davvero immersi in un mondo in cui le definizioni temporali cessano di esistere. Il nostro obiettivo finale sarà impossibile da dimenticare visto che saremo a conoscenza della data precisa in cui la Terra cesserà di esistere e dovremo cercare in tutti i modi possibili di cambiare il futuro. Questo capolavoro pubblicato ormai vent’anni fa è un lascito incredibile di quanto profonda potesse essere la trama di un titolo di quella generazione una volta liberata dalla sua patina fanciullesca di “videogioco”. Il tutto condito da un gameplay come solo Squaresoft riusciva a creare, azienda che si spera un giorno possa riportare alla luce questa serie dispersa (è il caso di dirlo) nei meandri temporali.

2. The Legend of Zelda [NES]

The Legend of Zelda

Se Adventure per Atari 2600 era l’antenato di questo genere di giochi, The Legend of Zelda è il titolo che ha definito il canone di “avventure videoludiche”. La libertà che solo un RPG riesce a dare e una trama fantasy ricca di personaggi tipici di scuola Nintendo si uniscono in quello che, ancora oggi, è un titolo oggettivamente vicino alla perfezione. Il senso di avventura che permea nel corso dell’intero gioco è difficile da spiegare e va sperimentato in prima persona. Decine e decine di segreti si nascondono dietro ogni albero e ogni combattimento è adrenalinico almeno quanto il primo, specialmente nei numerosi dungeon sotterranei. Un titolo che ogni giocatore che vuole definirsi tale dovrebbe aver almeno provato e finito, anche se difficilmente una volta avviato riuscirete a staccarvene prima della sua conclusione.

1. Another World [Sega Genesis/Mega Drive]

Another World

Dimenticate tutto quello che conoscete sui videogame. Dimenticate schermate, HUD, tutorial e qualsiasi altra ‘comodità’ alla quale siete abituati. In questo titolo ci sarete solo voi e il vostro fidato pad. Ancora oggi fin dai primi minuti l’immersione che il gioco riesce a trasmettere è incredibile. Senza nessun preavviso vi ritroverete in un mondo completamente nuovo, sconosciuto e ostile. La prima cosa da fare? Naturalmente cercare di muovere il personaggio con la croce direzionale, non perchè l’abbiate fatto almeno un milione di volte in altri giochi ma perchè vi sembrerà la cosa più ‘naturale’. Nel titolo di casa Delphine imparerete gradualmente le cose in modo completamente autonomo, senza scritte a schermo o aiuti vari. Il gioco vi obbliga ad agire d’istinto, ma allo stesso tempo è impossibile da portare avanti senza una buona dose di ragionamento. Per la prima volta nella vostra vita da gamer vi ritroverete a fare azioni senza neanche sapere perché le stiate facendo, fino a quando vi accorgerete di sentirvi davvero all’interno di quel mondo virtuale: il vero e più preciso senso della parola “avventura”. Per questo ancora oggi Another World tiene incollato ogni giocatore che vi si cimenti per la prima volta, in un’esperienza che difficilmente dimenticherete.

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