Quest’oggi ci dedicheremo ai più piccoli e andremo a conoscere tre browser game adatti ai bambini, intrattenimenti alla portata di tutti, sicuri e persino educativi.
Giochi online per bambini
Animal Jam
Un nuovo browser game realizzato da National Geographic, dove i partecipanti possono impersonare vari animali e imparare concetti interessanti su numerose specie. Nei panni di una scimmia, di un coniglietto, di una tigre o magari di un pinguino, i bambini hanno l’occasione di esplorare un fantastico mondo colorato, affrontando inizialmente un tutorial illustrativo e personalizzando nel dettaglio la propria creatura. L’esperienza propone tra le altre cose dei mini-giochi, dei video didattici, delle speciali avventure e naturalmente dei premi da riscuotere, anche se alcune aree sono limitate ai giocatori premium. I contenuti sono comunque tantissimi per tutti, utenti free e non, compresa la chat che permette di comunicare con gli altri partecipanti.
Bin Weevils
Un browser game gratuito basato sull’omonimo cartone animato trasmesso sul canale Nickelodeon, dove i giocatori possono creare i loro Weevil ed esplorare un mondo di fantasia, coltivare un giardino, completare giochini divertenti, leggere, chattare con gli amici, decorare le abitazioni, andare al cinema e molto altro. Si tratta di un gioco con certificazione “KidSafe”, ovvero valutato e considerato adatto per i bambini di tutte le età.
Roly Poly Land
Un browser game consigliato a bambini di età compresa fra i 4 e i 12 anni, un mix di divertimento e apprendimento che permette di giocare senza stress o particolari sforzi. All’interno del mondo di gioco si possono conoscere dei simpatici personaggi chiamati Roly, completare giochi di intelligenza e quiz basati sulle materie scolastiche. Apprezzabile anche il comparto grafico, data la varietà e la qualità degli scenari in stile cartoon, le illustrazioni molto colorate e ben realizzate. Peccato tuttavia che molti contenuti siano accessibili soltanto a pagamento, il che rende l’esperienza limitata per chi non desidera spendere. Resta comunque un titolo interessante e a cui vale la pena di dare un’occhiata.