Prime World: Defenders è un browser game con ambientazione medievale caratterizzato da un mix di elementi tipici dei giochi di difesa delle torri e di carte collezionabili.
Sviluppato dalla russa Nival, Prime World: Defenders è uno spin-off dell’RPG Prime World della stessa casa ed è stato lanciato lo scorso anno prima soltanto per browser per poi sbarcare su Facebook, Android e iOS. Continua la lotta fra l’impero Dokht e i Guardiani di Adornia per il controllo del Prime, una risorsa a metà fra tecnologia e magia che potrebbe permettere a chi la possiede di governare il mondo.
Anteprima di gioco
La storia di Prime World: Defenders viene presentata in stile fumettistico attraverso una successione di tavole, disegni e vignette. In un mondo in cui all’improvviso è stata scoperta una potente fonte di energia, chiamata Prime, nani, orchi, giganti e arpie si sono uniti per attaccare gli esseri umani, rifugiati e arroccati dentro le loro torri di difesa. Il compito del giocatore è quello di difendere le torri e farle avanzare da un punto A ad un punto B, sconfiggendo i nemici e raggiungendo traguardi specifici e sempre più difficili. Ma il gameplay di Prime World: Defenders non si limita ad un banale tower defense in cui occorre solo costruire le torri e piazzarle strategicamente lungo una scacchiera. Certo, bisogna tenere a mente che non tutte le torri possono respingere gli attacchi aerei o di fuoco, per cui le valutazioni strategiche sono indispensabili e non è saggio affrontare un nemico, sia esso giocatore o IE, senza averne prima studiato le componenti offensive e difensive, valutando le possibilità di vittoria.
Oltre alla parte strategica, troviamo anche l’elemento di carte collezionabili. Al termine di ogni missione si ottiene denaro e una carta, incantesimo, torre o trappola. Raccogliendo parecchie carte avremo a disposizione un deck interessante da sfruttare al momento opportuno. Ogni carta indica esattamente il tipo di edificio o incantesimo che si può realizzare, il che significa che non abbiamo una sola torre a disposizione, ma che piuttosto ne abbiamo sbloccato la categoria e potremo piazzarne a volontà. Inoltre, ogni carta può essere fusa con altre (torre + incantesimo, o torre + altra fortificazione, torre + torre) ottenendo così strutture più funzionali e potenti. Ovviamente il costo degli upgrade e/o delle fusioni (in realtà non abbiamo notato alcuna differenza in tutte le fusioni tentate e il risultato è stato sempre un upgrade dell’edificio a prescindere dalla combinazione di carte!) in termini di monete d’argento aumenta esponenzialmente rendendo il gameplay sempre più lento e improntato sulle missioni contro i PNG.
Quanto alle risorse, Prime World: Defenders si basa sulle monete d’argento e le stelle, valuta premium necessaria per upgrade rari e altri benefici. L’argento serve a eseguire la fusione fra due carte, mentre con le stelle si acquistano i booster pack di carte con contenuto a sorpresa, magari doppioni. Entrambe possono essere acquistate in cambio di Euro veri, ma in questo modo in realtà non si otterrà nulla di trascendentale e il gioco proseguirà comunque con le stesse ripetitive dinamiche.
Conclusioni
Prime World: Defenders è un browser game alquanto anonimo: interfaccia e grafica sono buone, ma nulla di eccezionale. Anche le musiche passano tranquillamente inosservate e i versi dei mostri spesso sono tutti uguali e indistinguibili. Gli art work e le ambientazioni sono buone, ma non sempre dettagliate. In generale, manca un po’ di verve e di innovazione, in un gameplay, quello dei giochi di tower defense, abbastanza piatto e ripetitivo. Le carte collezionabili e la possibilità di fonderle creano un diversivo abbastanza forte da sopportare l’idea di continuare a giocare a Prime World: Defenders per qualche tempo, ma dopo un po’ svanisce anche questo effetto. Da provare sì, ma senza troppe pretese.
Sito ufficiale: http://playdefenders.com/
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