La serie Give Up e il suo sadico presentatore sono tornati con un’altra moltitudine di livelli per torturarvi e mettere alla prova le vostre qualità di videogiocatore. L’unico scopo è quello di farvi urlare “mi arrendo” di fronte a tutto il pubblico presente in sala.
Il titolo del team Tasselfoot è un platform, ed è lo stesso gioco a metterlo in chiaro grazie a un abile e divertente rottura della quarta parete.
Anteprima di gioco
In Give Up 2 saremo al comando di un omino che ha come unico scopo quello di arrivare alla fine del quadro cercando di morire meno volte possibile; come se fosse un compito facile. Dopo un caricamento molto veloce ci ritroveremo chiusi in una stanza, dove con l’utilizzo delle frecce direzionali potremo muovere e far saltare il personaggio. Avremo anche la possibilità di eseguire un doppio salto, ma niente di più dato che il gioco punta sul minimalismo più estremo per mettere in risalto le abilità del player. Conclude l’interfaccia un enorme pulsante con su scritto “GIVE UP” che ci permetterà, neanche a dirlo, di arrenderci e vedere così la cut scene finale del gioco. Prima o poi lo premeremo anche solo per curiosità, oppure perchè stremati dalle continue esortazioni dell’annunciatore nel farlo. Non vi anticipiamo niente di preciso, solo che la sequenza finale vi strapperà non poche risate.
Il resto del gioco in compenso farà versare parecchie lacrime anche al più decorato veterano dei platform. Qualsiasi cosa vediate su schermo è stata disegnata per uccidere il vostro personaggio, non importa quanto innocua sembri. I livelli pullulano di ostacoli dai ritmi sfalsati che non sarà facile evitare e il livello di difficoltà aumenta velocemente, per poi scendere nuovamente dopo qualche stage. Questo ‘ottovolante’ nella curva di apprendimento è sicuramente voluto e perfetto per ogni giocatore alla ricerca di una vera sfida. Il rapido respawn permette inoltre di riprovare praticamente subito il quadro, senza dover attendere ulteriori caricamenti, il che difficilmente vi farà mettere da parte il gioco senza aver prima concluso il livello. Lo humor generale è invece perfetto per alleviare la tensione e la frustrazione data dalla difficoltà delle sfide, mentre le battute dello speaker saranno sempre perfidamente divertenti.
Da un punto di vista puramente tecnico il gioco non si sforza più di tanto, puntando molto sul minimalismo del game design. Le sprites bidimensionali sono essenziali ma perfettamente ottimizzate in modo da non appesantire inutilmente il gameplay. Anche le animazioni sono rimaste il più semplici possibili, seppur fluide e pulite. Alcuni dettagli restano comunque molto apprezzabili, ad esempio il sangue che schizzerà sui muri ogni volta che perderemo la vita. La risposta dei controlli è sempre ottima e reattiva, ingrediente fondamentale in un gioco del genere. Il comparto audio infine è di grande fattura, con tracce originali e adrenaliniche che riprendono appieno lo stile del gioco, compresi gli effetti sonori puntuali e ben armonizzati.
Conclusioni
Give Up 2 è una perfetta incarnazione dell’industria indie, dove le buone idee e la semplicità pagano in qualità rispetto a molti prodotti a tripla A. Lo stile leggero e divertente riesce perfettamente a coniugarsi con una difficoltà volutamente elevata che però sprona il giocatore a non arrendersi. Riprovare più e più volte uno stage non sarà assolutamente un peso anzi, ci ritroveremo spesso a ridere delle bizzarre morti del protagonista. Un comparto tecnico essenziale completa un prodotto da giocare il prima possibile.
Pagina del gioco: https://apps.facebook.com/give-up-two/
