Il giovane sviluppatore NotDoppler non si ferma veramente mai e, dopo aver pubblicato con successo il simpatico platform Red Ball, si è messo subito all’opera su un nuovo titolo.
Earn to Die 2 è il secondo esponente dell’omonima serie che mischia un impianto arcade con un pizzico di manageriale ed endless runner.
Anteprima di gioco
Il sistema di controllo è molto semplice e sfrutta unicamente le frecce direzionali per gestire acceleratore, freno e distribuzione del peso: per risparmiare più carburante possibile dovremo sfruttare a nostro vantaggio la conformazione del terreno, mollando il pedale del gas nei pendii più scoscesi. Di tanto in tanto incapperemo anche in qualche ostacolo esplosivo, utilizzabile contro i pericolosi zombie che faranno di tutto per intralciarci. L’ambientazione è un canonico mondo post-apocalittico in cui la maggior parte degli abitanti si è trasformata in zombie a causa di una misteriosa epidemia. Il protagonista senza nome che siamo chiamati a impersonare è uno dei pochi superstiti e la sua professione è captare le richieste di aiuto dei sopravvissuti per accorrere in soccorso al più presto.
Purtroppo in questo ambiente ostile i veicoli di fortuna sono pochi e spesso dovremo improvvisarci provetti meccanici, sostituendo e migliorando le parti necessarie. La campagna è divisa in tre macro-regioni che dovremo attraversare, guadagnando ogni volta abbastanza denaro per pagare le modifiche al mezzo di trasporto: cominceremo con una diroccata autopompa in grado di percorrere poche decine di chilometri, ma già dopo qualche giorno virtuale riusciremo a installare serbatoi più capienti, motori diesel e persino una mitragliatrice fissa. Le meccaniche di gioco non sono variate molto rispetto al primo capitolo, anche se non è difficile notare una maggiore rifinitura generale: in questo seguito infatti è più semplice superare i singoli stage, l’intero level design è più spettacolare e le fasi più monotone sono state eliminate completamente. Nel complesso ci troviamo di fronte a un gameplay rifinito, anche se di sicuro qualche novità non ci avrebbe dato fastidio.
Artisticamente i miglioramenti sono palesi: i vecchi fondali, piuttosto piatti, sono stati completamente rinnovati e possono finalmente vantare di una notevole varietà. Il comparto grafico resta di ottima fattura, con sprites dettagliate e animazioni fluidissime che sicuramente giovano al ritmo globale; interessante anche l’introduzione di un paio di cutscenes che ci accompagneranno nel corso della semplice trama. Mediocre la colonna sonora, caratterizzata da poche tracce di stampo hard rock non ispiratissime, mentre finalmente sono stati corretti tutti i problemi di ottimizzazione che piagavano il primo capitolo.
Conclusioni
Earn to Die 2 è un buon seguito che perfeziona la formula iniziale, pur non aggiungendo nulla di innovativo. Resta comunque un titolo in grado di farvi divertire.
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