Focus: gioco platform difficile ma gratificante

Il genere dei platform bidimensionali sta vivendo una seconda giovinezza negli ultimi anni, soprattutto grazie alla crescita dei mercati indie e online. Focus è la perfetta rappresentazione di questo ritorno alle origini, un titolo ricco di idee originali e venature vintage.

Anteprima di gioco

Gameplay Focus

Creato dal giovane sviluppatore UnknownJoe e pubblicato Armor Games, Focus riprende a piene mani le meccaniche principali dai capostipiti del genere. Nel gioco controlleremo un piccolo personaggio bianco senza nome, intrappolato in arzigogolate caverne da cui scappare. I comandi non differiscono molto dagli standard, pertanto i movimenti e il salto sono assegnati alle frecce direzionali mentre con il tasto A potremo attivare un’abilità molto particolare chiamata Focus. Dopo aver completato il tutorial ci imbatteremo in un enorme cristallo blu che ci conferirà la portentosa capacità di teletrasportarci all’interno dei livelli; anche se inizialmente il raggio d’azione sarà limitato, potremo sia evitare pericolosi ostacoli sia passare attraverso i muri. Come se non bastasse, in quei pochi secondi di concentrazione riusciremo persino a rallentare il tempo intorno a noi, pur restando vulnerabili ai missili. All’interno degli stage dovremo infatti fare i conti con trappole nascoste, compresi i cannoni automatici che lanceranno raffiche di colpi da schivare.

Lo scopo di Focus è arrivare alla fine di ogni livello aprendo le relative porte che bloccano il passaggio. Il gioco non viene mai interrotto da schermate e l’intera esperienza si presenta come un’avventura continua fra i diversi schemi. Tuttavia, la difficoltà aumenta velocemente e abbiamo notato un’evidente varietà nel level design, con certi mondi che prediligono un approccio più action e altri decisamente più puzzle. Il rapido respawn rappresenta invece un incentivo al ‘trial-and-error’, che spinge a sperimentare nuovi metodi per risolvere i rompicapo. Proseguendo nella campagna sbloccheremo inoltre potenziamenti per il misterioso potere, aumentando la gittata del teletrasporto e amplificando a dismisura l’ampiezza dei salti. Portare a termine l’episodio principale richiederà numerosi tentativi ma una volta completato potremo impegnarci nelle modalità “classic” & “insane”, quest’ultima consigliata solamente ai più temerari.

Focus stage

Se gli sforzi di UnknownJoe sono stati ampiamente ripagati a livello di gameplay, purtroppo non possiamo dire lo stesso nei confronti del comparto grafico. Per quanto le sprites del personaggio principale e dei nemici siano di buona fattura, gli scenari risultano piuttosto anonimi, mentre il colpo d’occhio generale non è dei migliori, complice una palette dei colori piatta e senza mordente, troppo concentrata su tinte marroni. Ottime in compenso sia le animazioni sia il frame rate, con addirittura la possibilità di scegliere fra 30 o 60 fps. Infine il sound design vive di luci e ombre, presentando un misto di buone tracce ambient e scelte meno felici.

Conclusioni

Focus si è rivelato essere un pregevole platform, consigliato a chi cerca un’esperienza difficile ma gratificante. Se riuscirete ad andare oltre il mediocre impatto visivo non farete fatica ad apprezzarlo.

Gioco online: http://www.gameshot.org/?id=6374

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