109 Games è una giovane software house americana specializzata in giochi di ruolo che, dopo qualche timida produzione offline, ha deciso finalmente di presentare il suo primo social game.
Bluemoon è un MMORPG che ci permetterà di vivere magiche avventure, gratuitamente e in compagnia dei nostri amici su Facebook.
Anteprima di gioco
In perfetta linea con la tradizione ruolistica, Bluemoon ci accoglie con la creazione del nostro primo personaggio. La scelta non è molto ampia e dovremo decidere necessariamente fra tre razze (umani, vampiri e lupi mannari), a loro volta divise in due specializzazioni uniche. Il bilanciamento è assicurato da un sistema di statistiche molto preciso che si adatterà senza problemi allo stile di gioco prescelto: tank, esperti maghi, curatori, le possibilità di personalizzazione sono decisamente ristrette, ma tutto sommato soddisfacenti, mentre la possibilità di creare fino a quattro avatar rappresenta un’ottima aggiunta e permette di sperimentare varie combinazioni. Il browser game è essenzialmente diviso in due fasi principali, ovvero l’esplorazione dei dungeon e il riposo nel villaggio. A livello di controlli possiamo muovere il nostro personaggio utilizzando le frecce direzionali, mentre altri tasti di scelta rapida ci aiuteranno ad aprire delle utili schermate. La world map, per esempio, ci mostrerà costantemente i progressi nelle caverne, spesso divise in più settori colmi di mostri da sconfiggere. L’influenza dei più famosi hack-n-slash si fa sentire e garantisce un gameplay frenetico ma allo stesso tempo dotato di una grande vena strategica; la difficoltà stessa non è poi così accomodante, soprattutto rispetto a certi titoli concorrenti. Le quest affrontabili sono sempre numerose, ma peccano in quanto a varietà e possono annoiare rapidamente i meno appassionati a questa formula. Come di consueto ci ritroveremo a esplorare un’area dopo l’altra, raccogliere qualche oggetto speciale, combattere i nemici e liberare gli ostaggi. L’intera esperienza ci è parsa incredibilmente lineare, con pochissimi loot da raccogliere e un level design non ispiratissimo. Fortunatamente le sessioni di caccia risultano comunque divertenti, specialmente in multiplayer e una volta raggiunti i livelli più alti.
La personalizzazione raggiungerà il suo apice durante le visite al villaggio principale, ricco di opportunità e offerte da cogliere al volo; i negozianti di zona non ci lasceranno mai senza equipaggiamenti, fornendoci tutti i ferri del mestiere adatti alla nostra classe. Immancabile anche il sistema di crafting, grazie al quale poter fondere tutti i materiali reperiti negli stage per risparmiare qualche preziosa moneta d’oro. L’economia virtuale infatti si divide in due tipi di valuta, di cui le moonstones sono considerate ‘premium’ e di conseguenza acquistabili con qualche euro. Per gli aspiranti commercianti dobbiamo evidenziare la presenza della “casa d’aste”, la sezione dedicata al baratto fra utenti in cui comprare e vendere oggetti usati, come ad esempio le ricompense ottenute casualmente ma non compatibili con il personaggio corrente. Interessante inoltre la possibilità di incantare praticamente tutto, donando proprietà elementali in grado di aumentare danno e resistenza. L’inventario purtroppo non permette di filtrare i nostri possedimenti, risultando alquanto confusionario, mentre le skills personali possono essere migliorate nella modalità “train” sfruttando un comodo sistema ad albero.
109 Games è riuscita a creare un prodotto visivamente sufficiente, rovinato in parte da qualche sbavatura: modelli tridimensionali e textures sono convincenti, però i fondali risultano alquanto piatti, ripetitivi e privi di mordente. Buone le animazioni del protagonista e dei nemici, anche se le hitbox non sono certamente perfette, spesso imprecise e troppo permissive. Discreti sia il sistema di illuminazione statica sia i pochi effetti grafici, anche se il vero problema resta l’infima risoluzione, decisamente anacronistica rispetto alla concorrenza. A questo si aggiunge una generale congestione delle schermate, costantemente riempite da promozioni e messaggi impossibili da disattivare. Ne è un perfetto esempio l’enorme chatroom che copre un’importante area dello schermo, naturalmente non riducibile o eliminabile. Il motore Unity riesce comunque a reggere alla grande l’intera produzione, mantenendo un frame rate costante e riducendo al minimo i caricamenti. Infine troviamo una colonna sonora banalotta ma in grado di intrattenere.
Conclusioni
Bluemoon si è rivelato essere un buon dungeon crawler, lontano dai giochi a tripla A ma ricco di ottimi spunti soprattutto in multiplayer.
Gioco su Facebook: https://www.facebook.com/games/bluemoonfb