Tropical Storm: gioco di strategia su isole tropicali

Talvolta i lontani paradisi tropicali che tanto sogniamo si trasformano purtroppo in terribili scenografie per conflitti bellici: Tropical Storm ci mette proprio al comando di un battaglione inviato in un arcipelago del Sud America per riportare la pace e sgominare le forze ribelli.

Vediamo se Playknot è riuscita a sviluppare uno strategico degno di tale nome.

Anteprima di gioco

Mappa Tropical Storm

Il tutorial ci guiderà durante il compimento degli obiettivi iniziali, spiegandoci dettagliatamente ogni meccanica necessaria per portare alla vittoria i Destroyers (il fantomatico reggimento che comanderemo all’interno del gioco). La nostra base si trova nel bel mezzo di un minuscolo isolotto di un anonimo arcipelago tropicale dove inizialmente disporremo di pochissimo terreno, che successivamente potremo espandere disboscando nuove zone e guadagnando qualche prezioso ettaro. Prima di pensare a qualsiasi azione offensiva dovremo preoccuparci di disporre al meglio le nostre difese intorno al perimetro, costruendo in particolare qualche torre di vedetta perfetta per i cecchini. Salendo di livello sbloccheremo anche mitragliatrici fisse e mobili, utilissime contro i mezzi corazzati, intere batterie di missili e persino qualche recinzione in grado di rallentare notevolmente qualsiasi minaccia; queste implementazioni tipicamente da “tower defence” aumentano il tasso di strategia richiesto anche in fase difensiva, rendendo l’esperienza più completa e credibile. La varietà di edifici da poter costruire non è enorme, ma troviamo tutte le strutture tipiche degli strategici: caserme, raffinerie e impianti di lavorazione non ci lasceranno mai a corto di uomini e risorse, mentre il radar assume in questo caso un’importanza vitale, permettendoci di scoprire intere sezioni della mappa semplicemente salendo di livello. Incomprensibile invece la mancanza di una ‘coda di costruzione’ che ci permetta di mettere in serie diversi ordini per i nostri carpentieri.

Considerata la particolare ambientazione, le nostre truppe dovranno essere trasportate sul campo di battaglia con mezzi appositi. A tal proposito potremo costruire numerosi tipi di imbarcazioni di potenza crescente, partendo con delle semplici chiatte fino ad arrivare a vere e proprie fregate militari armate di tutto punto. Queste navi non saranno un semplice upgrade in termini di velocità e capienza ma ci saranno di grande aiuto anche durante gli scontri, fornendoci un importante supporto con i loro potentissimi cannoni. Una volta arrivati sulla terra ferma potremo usufruire di ben sei tipi di unità differenti, tutte specializzate nell’utilizzo di specifiche armi. Inoltre, a patto di aver accumulato abbastanza punti, potremo utilizzare qualche colpo di mortaio per indebolire le strutture nemiche. La mappa globale è molto grande e ci permetterà di invadere praticamente ogni isola con pochi click, oppure potremo inviare qualche esploratore in ricognizione per comprendere al meglio il posizionamento degli avversari. Di tanto in tanto ci capiterà persino di scoprire qualche relitto abbandonato dai ribelli, una buona fonte di denaro da catturare al volo. L’economia di gioco si basa infatti su due valute principali: l’oro, che guadagneremo grazie alle vittorie, e le banconote, la moneta ‘premium’ di Tropical Storm acquistabile anche con soldi veri e utilizzata principalmente per velocizzare le operazioni. Purtroppo però la monotonia generale si fa sentire fin troppo presto e ritrovarsi senza veri e propri obiettivi potrebbe essere destabilizzante per molti giocatori: la grande libertà concessa fin dal principio potrebbe così risultare come una mancanza di ‘sostanza’, capace di far apparire la produzione targata Playknot abbastanza generica e piatta.

Esercito Tropical Storm

Se al gameplay possono essere mosse diverse critiche, è più difficile farlo sul versante tecnico: graficamente Tropical Storm appare veramente pulito, facendo trasparire qualche scelta stilistica decisamente classica ma assolutamente valida. L’atmosfera cartoonesca che aleggia nelle partite riesce ad alleggerire le tematiche generali, mentre le illustrazioni bidimensionali durante i dialoghi spiccano per l’ottima qualità. Le textures tridimensionali purtroppo appaiono leggermente sgranate anche utilizzando opzioni grafiche avanzate, ma gli ambienti curati e le animazioni fluidissime riescono a redimere il prodotto finale. Nulla da riportare anche sul versante dell’ottimizzazione, con un frame rate granitico e caricamenti fulminei che garantiscono partite prive di intoppi. Conclude l’offerta una colonna sonora dimenticabile ma tutto sommato in grado di intrattenere.

Conclusioni

Tropic Storm è un browser game strategico più che sufficiente e molto promettente, ma che non riesce a risaltare più di tanto rispetto alla concorrenza. Il principale problema è proprio la mancanza di vere innovazioni o idee particolari che facciano risplendere al massimo un comparto tecnico ineccepibile.

Gioco su Facebook: https://apps.facebook.com/tropicstorm/

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