eRepublik: tra Browser Game e Community

Questo testo è stato scritto da un membro attivo di eRepublik, noto browser game nato circa cinque anni fa e all’interno del quale sono presenti ormai migliaia di italiani. Mi è stato richiesto personalmente di pubblicare questa sorta di articolo per aiutare la community italiana a crescere, pertanto dopo aver letto e valutato il testo ho deciso di permetterne la pubblicazione.

Non si tratta di una semplice recensione o di una mera sponsorizzazione del gioco, quanto invece di un’attenta ed interessante riflessione circa la community e le dinamiche sociali presenti all’interno di eRepublik. 

Gli scopi del giocare sono sempre molteplici: uscire dalla monotonia, immedesimarsi in un mondo che non è quello reale, fare nuove amicizie. Ma nel caso dei videogiochi, i settori si fanno sempre più specializzati, volti a coprire determinati target e non altri. Soprattutto negli ultimi anni, la “nintendizzazione” di alcuni nostalgici giocatori attraverso la Wii o altre console che non possono competere con i colossi della grafica ha creato una nuova categoria di Players, che non possono essere definiti solamente “retrò”, ma amanti del gioco di compagnia, del gioco come mezzo di relazione, divertimento in comune, <<medium>> fra più persone.

erepublik alba di una nuova era

Un Browser Game che segue, a mio modo di vedere le cose, questa tendenza, è eRepublik. E se ne potrebbero citare pochi altri. Potremmo subito distinguere un Browser Game da un qualsiasi altro gioco online (da un FPS a un MMORG o un Flash Game) dicendo che , oltre l’accessibilità gratuita, il BG quasi sempre presenta la possibilità di entrare all’interno di una Community.

In questo caso, esistono BG che sono abbastanza indipendenti da essa, che possono trascinare per un bel po’ l’interesse del giocatore attraverso una serie di lunghe Quest e sostituire la mancanza di relazioni virtuali o, per iniziare a usare il lessico di eRepublik, <<e-sociali>>, grazie a intricate manovre militari da seguire o alleanze dove basta fare un paio di click per essere presenti. Anche qui un concetto di “community” appena abbozzato può sorgere spontaneamente. Un affiatamento simile si può trovare nei “Clan” o nelle “Gilde” degli MMO/RPG, soprattutto grazie all’utilizzo di software che permettono di parlare, e non chattare, mentre si svolge l’attività principale del gioco.

Erepublik è un BG sostanzialmente diverso da qualsiasi altro gioco, sotto questo punto di vista: in eRepublik lo scopo è quello di ricrearsi una vita sociale, seguendo i tre settori (militare, politico ed economico), ma ci si ritrova subito di fronte a un muro nel momento in cui si cerca di accedere ad un livello di “impegno” maggiore nel gioco (una carica importante, un intervento pubblico) se non ci si è ben inseriti nella Community. Prima di dispiegare meglio questa dialettica BG-Community, cerchiamo di figurare gli aspetti principali di questo gioco;

Italia eRepublik

1) Partendo dall’idea di Platone (Plato nel gioco, il Tutor che guida ai primi passi), di una Repubblica giusta, che idealmente si può pensare e che i filosofi si divertono ad immaginare, qui abbiamo la possibilità di entrare in una dimensione dove grandi alleanze internazionali, in una perpetua guerra mondiale, si scontrano fra loro per ottenere Bonus che vanno a incidere sulla Produzione, facendo crescere il benessere (e l’umore) dei giocatori per ogni singola regione conquistata. Un ritratto abbastanza realistico della Realpolitik contemporanea.

2) Il Cittadino del Nuovo Mondo, appena nato, è incapace di badare a sé stesso al 100%. Ci sono le Unità Militari, o MU, che sono in grado di garantirgli non solo degli Ordini Giornalieri (cosa che ci sarebbe anche in un BG puramente tecnico), ma un livello di “istruzione” e di “accessibilità” alla Storia dell’eMondo. E ci sono anche i Partiti. I Giornali (ognuno può gestire un proprio giornale).

3) Il gioco offre una vastissima gamma di personalizzazione della propria attività: le risorse di ogni persona, in termini finanziari (oro, valuta nazionale) sono abbastanza limitate ed è meglio decidersi il più presto possibile se coltivare interessi militari e far carriera in una MU, se dedicarsi alla vita politica o tesaurizzare e investire, alcune volte in maniera azzardata, per diventare dei bravi imprenditori (in questo caso, ci vuole molta creatività).

Lavoro eRepublik

Per la tematica che ci riguarda, torniamo adesso al punto 2: entrare in una MU, o in un partito, vuol dire necessariamente iniziare a legarsi a qualcosa; eRepublik in questo caso, molto più che per gli altri aspetti, funziona in maniera similare alla Realtà: la Forma Mentis che il player ha su determinati argomenti lo segnerà per tutta la sua e-vita.

Ci potranno essere mutamenti, ripensamenti e colpi di scena, ma eRepublik, e in particolare la Comunità eItaliana di cui parliamo, presenta veramente una vivacità di posizioni e di “caratterizzazioni” dei players che riguarda la loro “formazione”. Perché ciò? Perché un giocatore di eRepublik e un altro giocatore possono giocare per mesi e anni allo stesso gioco e non essere mai d’accordo o non aver mai parlato? Il concetto fondamentale è questo: in un BG come eRepublik, agli antipodi del gioco solitario dalla grafica spettacolare, il livello di socializzazione è giunto a un tale grado di sensibilità che si vengono a creare gruppi e-sociali, conflitti ideologici su tematiche virtuali e difesa di interessi di un tipo e di un altro.

eRepublik è una delle poche realtà presenti nella rete dove la Community viene prima del Gioco in sé. 

Dove le relazioni sono più importanti della “tèkne”. E la vera differenza fra un “newbie” e un player esperto è proprio questa: non la sua abilità nel conservare tanta Energia, nello sparare in un determinato momento e nell’avere tanti trofei, ma la capacità di dialogare, di avere più visioni contemporaneamente, di spaziare da un gruppo all’altro pur non rinnegando le sue radici. Un Browser game come eRepublik, basato nonostante tutto sulla Fanta-Politica, ci educa in qualche modo al rapporto col prossimo.

Costituzione eRepublikana

Tutto ciò potrebbe sembrare eccessivo al Player non abituato all’immedesimazione profonda in una Community. Ma per offrire qualche esempio, vediamo dove questi gruppi “e-sociali” che esistono in questa “eItalia” immaginaria vengono a scontrarsi:

A) Il Pubblico e il Privato:

Esistono delle istituzioni pubbliche, come l’Esercito statale o i Tutors, ed esistono delle Unità private, autofinanziatesi, che crescono sempre di più. Che tipo di rapporto si deve instaurare fra esse? Di aiuto reciproco? Indubbiamente, qui così come nella Realtà, il problema diventa quello dell’accrescimento dell’una tramite l’indebolimento dell’altra. Fino a che punto il livello di ‘competizione’ può reggere e, in maniera “liberista”, portare al perfezionamento di entrambe? Che reazione può suscitare, per esempio, la piccola, di primo acchito insignificante, richiesta di togliere il riferimento all’Esercito Statale in un messaggio di benvenuto?

B) Il Vecchio e il Nuovo:

La Community composta dai players di sempre tende a chiudersi e negare la propria disponibilità a quella di nuova formazione? Che tipo di formazione ci vuole per ricoprire una carica pubblica? Difatti, lo Stato ha bisogno di essere gestito e, come ho detto, eRepublik è un simulatore che offre la massima libertà in questo senso: si deve creare un Governo, ci sono delle elezioni ogni mese, si deve presentare una squadra, un programma. Ma se le persone competenti, i Ministri, sono sempre le stesse, come si crea un ricambio generazionale?

C) Fedeltà o cinismo? Integrazione o Chiusura?

Stare sempre nella stessa Alleanza vuol dire esserle Fedeli. Vuol dire fare gli interessi dei paesi che ne fanno parte; ma di tutti i paesi di essa? O solo di quelli più forti? E soprattutto, quando arriva il momento di smetterla e pensare all’interesse nazionale? Come è possibile, per il bene della propria nazione, voltare le spalle a tutti gli alleati degli anni precedenti con i quali si è condivisa tanta quotidianità? E come fare per distruggere le barriere fra Unità Militari e altre Unità Militari, fra Partito e Partito, fra gruppi diversi che ormai da anni non si considerano: creando canali comuni di comunicazione? Facendo il modo che il partito che vuole governare presenti una squadra molto “aperta” alla coalizione avversaria?

La complessità qui appena sfiorata ci ricorda sempre di più quella della Realtà. Non abbiamo più un videogioco, ma un simulatore. E il simulatore <<simula>> proprio per abituarci a pensare, magari semplificando, le scelte che poi dovremo fare al di fuori di quella simulazione. Per complicare ulteriormente il quadro, si potrebbe aggiungere che esiste un Parlamento (Il Congresso), che una legge deve seguire un preciso iter per essere approvata e che i partiti si spaccano su determinate problematiche (aumentare il quorum per forzare alla partecipazione? O diminuirlo per rendere l’attività del Congresso più facile nonostante gli assenteisti? Rigore o Elasticità?).

eItalia sotto attacco

Come si sa, più le Finzioni diventano perfette, più diventa difficile distinguerle dalla realtà. Ma rimane il fatto che eRepublik, così come pochi altri BG (e solo BG, perché solo i BG puntano a dare alla “Comunità Virtuale” questo valore meta-operativo sul gioco), è un gioco che resiste. Dove la grafica è quel che è, le armi non sono così dettagliate, ma i giocatori continuano a scrivere e emozionarsi senza accorgersi dei giorni, dei mesi e degli anni che passano.

Vajura

Link al gioco in italiano: http://www.erepublik.com/it

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