Kingdom Rift: nuovo browser game MMORPG fantasy

Kingdom Rift è un nuovo browser game di ruolo di genere fantasy sviluppato da R2Games che ne ha avviato la fase alpha all’inizio di questo mese e che ora conta già una decina di server attivi. Come abbiamo già visto nelle precedenti recensioni dei titoli di R2Games, lo stile di gioco e la formula sono sempre gli stessi: classi di personaggi, modalità AFK e scontri automatici e tante missioni, per la gioia dei numerosissimi fan del team di sviluppatori made in China.

In Kingdom Rift il giocatore sarà un guerriero, un cacciatore oppure un Warlock, e dovrà allearsi con bellissime divinità per sconfiggere l’oscuro nemico a colpi di skill e punti vita. Non mancheranno la modalità cooperativa e la possibilità di vendere e acquistare drop di armi e oggetti, fare amicizia con altri giocatori unendosi a un’alleanza e affrontando centinaia di dungeon di gruppo e battaglie PvP.

Anteprima di gioco

Creature Kingdom Rift

In realtà la nostra recensione di Kingdom Rift potrebbe concludersi già qui, visto che nell’introduzione vi abbiamo sintetizzato le principali caratteristiche di gioco e che non ci sono novità di rilievo rispetto ai lavori precedenti di R2Games. Ebbene sì, proprio come in Sword Saga, Shadow Bound, Mythborne e League of Angels, R2Games ci ripropone ancora una volta la formula pay-per-win di un gioco di ruolo online in salsa fantasy asiatica che tanto piace ai suoi fedelissimi fan (e lo dimostra il fatto che a poche settimane dall’uscita della prima alpha, già sono attivi ben 10 server!). Ma procediamo con ordine: in Kingdom Rift vi troverete a scegliere fra 3 classi di personaggi con altrettanti avatar predefiniti e non personalizzabili: un Guerriero, una Cacciatrice e un Warlock. Potrete giocare direttamente via browser collegandovi al sito ufficiale oppure tramite la pagina Facebook.

Notiamo subito con quanta facilità e rapidità si livella il personaggio. Infatti, solo nella prima mezz’ora di gioco abbiamo raggiunto il livello 23 completando qualche missione e qualche dungeon contro boss che non ci hanno dato assolutamente filo da torcere, il tutto prendendo anche qualche appunto e facendo una breve pausa. Gli scontri contro i boss si rivelano fin da subito automatici (con non troppa sorpresa da parte nostra e come se di default fosse impostata la modalità AFK), e il nostro avatar se ne va quindi in giro da solo grazie alla funzione di autopathing: quindi, mentre noi siamo qui al pc lo vediamo completare missioni e interpellare PNG disseminati lungo la mappa e a noi verrà richiesto solo un clic sul tasto Ok ogni tanto. Davvero deludente, ma immaginiamo e speriamo che nei livelli più avanzati il gioco si faccia un po’ più interessante. Fortunatamente entrando nelle impostazioni si può togliere la modalità auto-combat, per quanto poi i turni di attacco non si rivelino particolarmente emozionanti, e l’unica differenza che abbiamo riscontrato è la possibilità di selezionare le abilità e scagliarle contro l’avversario.

Combattimento Kingdom Rift

Ad un certo punto montiamo in sella ad un enorme drago dorato e infuocato che sarà la nostra monta, nonché alleato, insieme ad una serie di divinità bellissime che ci aiuteranno a superare i dungeons. Le monte possono raggiungere il livello 50 e si dividono in 5 livelli di potenza: Fiera, Nobile, Incantata, Valerius e Divinità. Le divinità, invece, sono di 7 tipi. La prima dea, Leceiras, si incontrerà durante il tutorial, mentre le altre con un po’ di fortuna oppure tanto argento. L’interfaccia si presenta simile agli giochi targati R2Games. Le uniche due differenze sono la mappa aerea in alto a sinistra e al centro in basso una sorta di ampolla divisa in due che mostra da un lato in blu gli Health Points e dall’altro in rosso i Magic Points che ci consentono di evocare incantesimi e mosse speciali. Gli slot di equipaggiamento sono 14 e ogni item è diverso a seconda della rarità e soprattutto della classe, oltre a contribuire ad aumentare la skill principale del personaggio: arma, spallacci, armatura, cintura, gambali, stivali, costume, rune (servono ad aumentare la potenza di ogni oggetto), orecchino, collana, polsiera, guanti, anello e infine medaglione. Lo zaino è decisamente ampio e si potranno tenere fino a 43 oggetti di default, anche se vi consigliamo di cambiarli e venderli spesso se volete potenziarvi adeguatamente.

Conclusioni

In Kingdom Rift non c’è nulla di graficamente diverso rispetto ai soliti standard di R2Games: art work, mappe e sfondi sono in stile fantasy asiatico con colori accesi e PNG dalle curve sinuose. La colonna sonora non è particolarmente interessante: solo un brevissimo motivetto di appena una decina di secondi che si ripete all’infinito e che risulta insopportabile dopo pochissimi minuti. In conclusione, dopo tutte queste recensioni e giochi provati, non siamo ancora riusciti a capire cosa ci sia di tanto speciale nei browser game fotocopia targati R2Games, e cosa porti tanti ragazzi asiatici, ma anche tantissimi occidentali, a volerci giocare e finanche spenderci valuta. Sword Saga, Shadow Bound, Stormthrone: Aeos Rising, Warflare, Eternal Saga, Crusaders of Solaria, Mythborne: sono tutti MMORPG fantasy in stile più o meno asiatico, dalle interfacce pressoché identiche e le stesse animazioni grafiche. Non possiamo fare altro che consigliarvi di giocarci se vi piace il genere, e soprattutto se non siete stanchi di cose già viste e riviste.

Sito ufficiale: http://kingdom.r2games.com/

Pagina Facebook: https://apps.facebook.com/kingdomrift/?ref=br_rs

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