Mighty No. 9: il ritorno di Megaman

Il mondo dei videogiochi è ricco di storie a lieto fine, vicende spesso romanzate per nascondere parzialmente i risvolti più freddi e crudeli. Alle volte ci dimentichiamo di come in realtà l’universo virtuale in cui siamo cresciuti non sia altro che un business, e come tale venga regolato da numeri e bilanci. “Se vende, prosegue”, questa è la severa legge che alimenta i progetti nelle software house, che si tratti di grandi major o piccoli agglomerati universitari di giovani sviluppatori.

Ciò che sembra differenziare maggiormente il mercato videoludico rispetto a tutti gli altri settori è un senso di nostalgia e attaccamento da parte degli acquirenti verso i prodotti storici. Vedere il lento declino di Atari da colosso dell’industria a succursale impegnata nella programmazione di slot machines virtuali è stato un colpo al cuore per moltissimi appassionati, i quali si erano fatti le ossa sulle storiche console. Le mode cambiano, gli stessi gusti dei fruitori sono destinati a cambiare ed è ormai evidente che l’intero settore sta vivendo un profondo periodo di incertezza e stasi finanziaria.

Personaggi Megamen

La preponderanza di concetti relativamente nuovi come la “mobile experience” e il “free-to-play” stanno plasmando drasticamente gli orizzonti a cui eravamo abituati e la maggior parte dei developers si sta adeguando di conseguenza. È questo il caso di Konami, di cui abbiamo già parlato in un precedente editoriale, ma anche di Capcom e di uno dei suoi sviluppatori di punta: Keiji Inafune. Nato a Osaka l’8 Maggio 1965, i primi anni della sua vita li passò come illustratore per varie riviste, fino a quando nel 1987 si unì a una promettente software house chiamata Capcom. La vera svolta arrivò l’anno successivo, quando dopo essersi fatto le ossa in progetti minori fra cui il design grafico del primo Street Fighter e Duck Tales, presentò ai vertici dell’azienda un concept rivoluzionario, una nuova serie incentrata su un piccolo supereroe robotico chiamato Rockman, dotato di un gameplay libero e innovativo.

Non credo servano altre introduzioni alla saga Megaman, che nel corso degli anni ha sfornato dieci capitoli principali, due ottime serie parallele (la futuristica X e la portatile Battle Network) e qualche esponente tridimensionale più che apprezzabile. Fino al 2008 le uscite dell’androide blu più amato dal pubblico erano state consistenti come poche altre e sempre orchestrate dall’abile matita di Inafune. Ma limitare il lavoro del produttore giapponese al solo Megaman sarebbe riduttivo, visto il suo contributo globale al mondo dei videogiochi: Onimusha, Dead Rising e Lost Planet sono solo alcuni dei titoli più famosi che portano la firma di un genio creativo bilanciato perfettamente dalle eccellenti abilità commerciali di Capcom.

Mighty No. 9

Il “matrimonio” tra Keiji e la grande azienda nipponica sembrava destinato a durare per sempre, o almeno fino a quando nel 2010 un fulmine a ciel sereno lasciò di stucco la stampa e gli appassionati. Keiji Inafune decise infatti di lasciare lo studio che lo aveva lanciato, stufo di vedersi chiudere la porta in faccia davanti a nuovi progetti e soprattutto amareggiato dalla cancellazione di Megaman Legends 3, titolo previsto da oltre cinque anni e fortemente desiderato dal team di sviluppo. L’amarezza contagiò migliaia di fan, già infastiditi dalle ultime politiche dell’azienda con sede a Osaka, e persino gli stessi membri interni dello staff. La risposta a questo brutto periodo arrivò proprio dallo stesso Inafune, che decise di creare un’inedita compagnia indipendente chiamata Comcept e formata da tutti quei programmatori tanto bistrattati in precedenza, una corporazione di menti creative a basso budget in grado di sopravvivere grazie allo sviluppo su commissione per grandi publisher e al supporto dei fan.

Il 31 Agosto 2013 appare su Kickstarter una misteriosa iniziativa chiamata Mighty No.9, un nuovo gioco disponibile per qualsiasi console ed evidentemente ispirato ai classici Megaman, un fan-service nella sua forma più pura che in soli due giorni supera i 900.000 dollari fissati come traguardo. Dopo oltre tre anni di anteprime, demo e mail di ringraziamento ai backers, il titolo finalmente esce il 24 Giugno 2016. Quando si dice “una storia a lieto fine”, almeno fino al prossimo capitolo.

Sito ufficiale: http://www.mightyno9.com/

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